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orchidea maggioreIn questa zona si trovano una trentina di rifugi, risalenti all'ultima guerra mondiale, scavati dagli abitanti del luogo che in essi trovarono riparo dagli eventi bellici assieme a numerosi sfollati, che le testimonianze locali fanno risalire ad oltre un migliaio di presenze nella zona.

Questi rifugi, in parte ben conservati ed attualmente pressochè dimenticati, sono un' importante testimonianza storica a ricordo di quel periodo e quindi dovrebbero essere conservati e tutelati in modo da promuovere la conoscenza presso le generazioni future e conservare così la memoria storica di eventi che hanno così drammaticamente inciso sulla vita delle comunità  locali e, più in generale, del nostro Paese.

La zona boschiva in cui sono inseriti i rifugi risulta un importante elemento della rete ecologica del territorio.

Il bosco infatti, collegato al corridoio ecologico del Rio Cosina, rappresenta un importante sito di conservazione della biodiversità  ed offre diversi habitat naturali, in particolare per specie faunistiche che costruiscono tane ipogee, considerato che il substrato in esame è sabbioso e collocato in ambiente boscato ben protetto.

L'ampia diffusione di specie spontanee protette, come ad esempio l' orchidea maggiore, che nella fioritura primaverile offre uno spettacolo con le sue appariscenti infiorescenze, è una ulteriore ed inequivocabile indicazione di un' area da salvaguardare per una intrinseca fragilità ecologica e rarità.